Mi è difficile scrivere, in questi giorni così turbolenti.
Tanti pensieri e tante emozioni girano nell’etere e arrivano forti.
Così sto tanto in silenzio, in ascolto, in preghiera e affidamento.
Leggo nei social, o sento dire: “dov’è Dio?” e il mio cuore abbraccia l’anima di chi, impotente, impaurito e arrabbiato, cerca l’intervento di quel Dio-papà che ci salva, che interviene per noi piccoli.
Non funziona così, purtroppo.
Dio agisce, o non agisce, per tramite nostro.
Ogni nostra azione, che sia volta al bene o al male, alla gioia o al dolore, parte da noi.
Da Dio, Padre e Madre e non “mamma e papà”, possiamo trarre il nutrimento, se lo vogliamo.
Quel nutrimento che può aiutarci a non avere paura, o ad averne meno.
Che può aiutarci ad agire, nonostante tutto. Per come si sente di poterlo fare.
Coi propri talenti, con le proprie risorse, materiali e spirituali. Con il nostro essere piccoli e imperfetti. Tanto divini quanto più umani, nonostante tutto.
Alla vostra umanità nella sua totalità mi rivolgo, col mio lavoro.
Se sentite il bisogno di alleggerire il vostro corpo e la vostra mente dal peso, dalle preoccupazioni, dalle molte emozioni che vi rendono pesanti le giornate e inquiete le notti posso aiutarvi con la reflessologia plantare e con il massaggio anima e corpo.
Se sentite il bisogno di parlare e comprendere meglio dove originano le vostre paure, cosa le alimenta e come potete riprendere, o prendere per la prima volta, il contatto con la fede posso aiutarvi con la mia spiritualità e come Inner Alchemy Coach®.
Posso supportarvi con l’aiuto dei fiori di Bach e dei cristalli.
E con quella che sono e che mi è stato dato di essere.
“Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d’amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell’uomo. Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l’immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica. Al contrario, l’assenza assoluta di un fardello fa sì che l’uomo diventi più leggero dell’aria, prenda il volo verso l’alto, si allontani dalla terra, dall’essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato. Che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?” M. Kundera